Bonsai melograno

Origine

Il melograno è una pianta appartenente alla famiglia delle Punicacee che nell’arte bonsai si presta per la creazione di un bonsai da frutto. Il bonsai melograno, è molto apprezzato per le per le sue fioriture incantevoli, e per la sua facilità nella coltivazione. Infatti, i neofiti possono apprendere con facilità le tecniche di rinvaso, di potatura nonchè l’impiego di tutori. 

Melograno proprietà : il frutto del melograno ricco di vitamina C e polifenoli apporta al nostro organismo molti benefici. Tra questi una spiccata azione antiossidante e antitumorale. Inoltre è un potente alleato anche di cuore, sangue, intestino e cartilagini.

Esposizione e temperature : durante la primavera, è preferibile tenere il bonsai melograno in pieno sole per promuovere la fioritura e lo sviluppo di una vegetazione compatta ed uniforme. In estate, invece, è conveniente proteggere le radici dalle alte temperature giornaliere evitando il loro surriscaldamento. Pertanto è opportuno che la pianta in vaso riceva il sole durante il mattino per poi spostarla all’ombra nel pomeriggio. In autunno potete tranquillamente esporla al sole per migliorare il colore ed il sapore dei frutti. Infine, in inverno, il bonsai di melograno può essere tenuto all’aperto proteggendo le sue radici poichè sono molto sensibili alle gelate ed alle basse temperature.

Terreno : il terreno non deve essere acido ma altamente drenante. Si può utilizzare del terriccio universale miscelata con della sabbia e dell’argilla porosa e rossa, come l’akadama.

Irrigazione : si dovrà irrigare abbondantemente quando il terriccio si presenta asciutto, evitando i ristagni idrici che possono causare il marciume radicale. Durante il periodo estivo, in cui le annaffiature sono frequenti, è opportuno aggiungere sul fondo del vaso della ghiaia o altro materiale grossolano, per consentire lo smaltimento dell’acqua in eccesso.

 

Informazioni

Potatura melograno in vaso : sul melograno si praticano una potatura di formazione e di mantenimento. La prima si effettua solo se è necessaria e all’inizio della primavera. Si procederà, dunque, ad accorciare i rami troppo lunghi o che possono compromettere l’estetica della chioma. Una volta effettuata la potatura di formazione, è opportuno medicare i rami che hanno subito i tagli. Si può utilizzare per la medicazione dei tagli post potatura del mastice o della pasta cicatrizzante. Quest’ultima operazione è necessaria al fine di  scongiurare il “ritiro della linfa” che potrebbe far seccare il ramo tagliato. La potatura di mantenimento, invece, si effettua per eliminare le eccessive crescite e gli incroci tra i rami che si sono formati e sviluppati durante l’intero anno.  Il periodo ideale per eseguirla è la primavera o a metà autunno, in modo tale che le ferite da taglio abbiano il tempo di chiudersi prima del sopraggiungere dell’inverno.

 

Pinzatura :  è una leggera potatura dei rami che deve essere eseguita in modo intelligente. In particolare si deve considerare che se si pinza continuamente si rischia di compromettere la formazione dei frutti del melograno.  D’altro canto, se non si pinzasse, non si riuscirebbe a mantenere la silhouette del bonsai. Dunque, il consiglio è quello di  osservare il ritmo di crescita della pianta entrando in sintonia con la stessa. Pertanto, considerando che i fiori che si sviluppano in primavera difficilmente daranno origine a dei frutti, conviene rinunciare alla fioritura e pinzare i germogli. In tal modo si favorisce la formazione di una nuova ramificazione fino alla fine di maggio. Da tale periodo in poi si noterà che alcuni dei rami avranno alla loro estremità la gemma da fiore dal quale si svilupperà il frutto. Infine, la parte rimanente dei rami che non avranno la gemma da fiore,  dovrà essere eliminata.

Bonsai di melograno – la strategia di concimazione di Doctor Bioges

Per creare un bel bonsai di melograno è fondamentale intraprendere una buona strategia di concimazione. La concimazione del bonsai di melograno varia a seconda delle fasi e stadi di lavorazione della pianta. Infatti, per favorire la ripresa vegetativa e durante il periodo di massima crescita, si consiglia di utilizzare il  concime Pro-Care NPK 12.6.6 . Mentre nel periodo autunnale è preferibile optare per Pro-Care NPK 3.6.9, un concime con una minore concentrazione di azoto, ideale per promuovere la ramificazione secondaria, ridurre l’allungamento degli internodi favorendo un non eccessivo sviluppo aereo della pianta. Invece nel periodo che precede e/o durante la fioritura è opportuno somministrare il concime Pro-Care NPK 4.8.16. Quest’ultimo grazie alle concentrazioni maggiori di fosforo e potassio favorisce fioriture e futtificazioni dalle colorazioni intense ed uniformi.

Concime a lenta cessione per una nutrizione graduale nel tempo con Mythos

Doctor Bioges che pensa anche alle esigenze di coloro che prediligono una concimazione organica a lento rilascio, ha creato nel suo laboratorio  Mythos (titolo NPK 5.6.5). Questo concime biologico ricco di sostanza organica e di idrolizzati proteici a mineralizzazione variabile, è stato studiato per soddisfare le esigenze nutrizionali delle latifoglie, delle piante da fiore e frutto. La speciale formulazione garantisce una nutrizione equilibrata durante tutte le fasi di crescita. Evitare di concimare se il substrato è completamente asciutto. Dunque, è necessario bagnarlo prima di somministrare il fertilizzante.

Perchè  Doctor Bioges consiglia sempre l’utilizzo di un bioattivatore ?

I bioattivatori, sono formulati che grazie al pool di sostanze preziose che li compongono svolgono un ruolo fondamentale di supporto alla concimazione. Queste sostanze, infatti, migliorano l’assorbimento dei nutrienti, aumentano la tolleranza a  vari stress ambientali tra cui : la salinità, la siccità e le temperature estreme. Doctor Bioges, dunque, consiglia sempre l’uso dei bioattivori poichè sono sono formulati innovativi ed orientati verso una concimazione del bonsai eco-sostenibile. Infatti, grazie ad un loro regolare utilizzo, è possibile ridurre la quantità di concime da apportare alle piante ed ottenere migliori performance.

Melograno foglie gialle – come intervenire?

Quando le giovani foglie appaiono di colore giallo e tendono a scolorirsi fino a diventare bianche, sicuramente si tratta di una clorosi ferrica del bonsai di melograno.  Per prevenire e curare questa sintomatologia è, dunque, opportuno effettuare durante il periodo invernale e prima del risveglio vegetativo, un trattamento con Ferro-up. In particolare, trattamenti preventivi con Ferro-up garantisce un’ azione rinverdente prolungata nel tempo.

Rinvaso bonsai melograno :  quando ?

Il periodo ideale per rinvasare il bonsai di melograno va da novembre a marzo. Il substrato adatto per la coltivazione del melograno deve caratterizzarsi per un buon drenaggio. Può essere, dunque, utilizzato un terriccio universale avente una buona dotazione di sostanza organica che, può essere miscelato con della sabbia o con l’akadama. Il rinvaso del bonsai di melograno può essere effettuato solo se la pianta di melograno è in buona salute. In ogni caso, una volta effettuata tale operazione, è opportuno proteggere il bonsai di melograno dagli agenti atmosferici, che possono pregiudicare la ripresa della pianta.

RADIKAL SPRINTER e NEO-RYZA per il rinvaso: la giusta strategia per favorire una pronta radicazione

Per accelerare il processo di rizogenesi nonchè il superamento dello stress da rinvaso, è opportuno applicare al terreno ogni 7 giorni Radikal Sprinter. Si tratta di un radicante liquido che a differenza del Top-Sinergy può essere miscelato con il prodotto Neo-Ryza. Quest’ultimo è un formulato a base di micorrize, funghi e batteri della rizosfera, che può essere utilizzato in occasione del rinvaso bonsai per ripristinare la carica microbica del suolo. Durante l’utilizzo di Neo-Ryza è opportuno sospendere  l’utilizzo di prodotti a base di fosforo per favorire l’instaurazione dell’interazione radice-microrganismi.

 

Melograno malattie fungine e parassiti : come intervenire?

Il bonsai melograno può subire l’attacco da parte dei più comuni parassiti come il  ragno rosso, la cocciniglia, e gli afidi. Tali attacchi si possono  contrastare con l’uso degli induttori di resistenza.  In particolare gli attacchi di cocciniglia  si possono scoraggiare con l’uso di Even Green. Mentre Full Bio è la soluzione per prevenire e scoraggiare l’attacco di tutti gli insetti fitofagi, come il ragnetto rosso e gli afidi. Gli induttori di resistenza, dunque, sono soluzioni green alternative ai classici insetticidi ideali per la cura del bonsai.

 

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