Potatura rose periodo
La potatura rose è un’operazione essenziale al fine di preservare la bellezza, armonia nella forma nonché salute della pianta ed una relativa facilità di coltura. Si tratta di una tecnica inventata dall’uomo. La potatura è un’operazione che va eseguita con cautela e nel pieno rispetto dello sviluppo delle piante. Sbagliare la potatura delle rose, infatti, potrebbe compromettere la crescita e il futuro sviluppo della pianta. Dunque, qual è dunque il periodo migliore per potare le rose? Soprattutto come potare le rose? La regola principale è quella di rispettare i tempi di potatura che possono variare a seconda dalla specie della pianta. Infatti, in natura esistono moltissime varietà di rosa differenti con specifiche caratteristiche ed esigenze. Altri fattori importanti, al fine di capire come procedere all’operazione di potatura della propria rosa, sono lo stadio di sviluppo e il clima in cui cresce la pianta. Infine, con l’intervento di potatura bisogna perseguire due obiettivi: migliorare la salute della pianta, eliminandola dei succhioni, dei rami malandati, secchi e spezzati, che sottraggono sostanze nutritive alla parte sana della pianta. Altro obiettivo, anch’esso fondamentale, consiste nel donare alla pianta una forma gradevole e nello stesso tempo possa garantire una bellissima fioritura a scalare.
Quando potare le rose
La regola generale per la potatura delle piante di rosa prevede che questa sia effettuata a fine autunno ed inizio inverno. Infatti, la potatura annuale è definita potatura principale e può avvenire anche ogni due o tre anni a seconda delle specie di rosa. Operazioni di potatura svolte nel giusto periodo possono aiutare la pianta a mantenere un aspetto sano, una forma armoniosa evitando l’insorgenza di numerose malattie. In questo articolo: Malattie delle piante impariamo a riconoscerle troverai una preziosa guida sulle principali patologie fungine che possono interessare le piante di rose, e come riconoscerle.
Potatura rose in autunno
La potatura autunnale consiste nel rimuovere le parti improduttive della pianta. Può trattarsi di rami sottili o secchi ed è una potatura indicata per le rose coltivate in climi caldi. Nei climi caldi operazioni similari possono essere condotte anche nel periodo invernale. Durante la stagione autunnale, la potatura è un’operazione finalizzata a dare forma a quelle piante cespugliose. Bisogna procedere ad eliminare i rami morenti, secchi e danneggiati comprese anche le zone malate della pianta. Il taglio deve essere netto appena sopra il germoglio e con un’inclinatura di 45°. Sfoltire la parte centrale della pianta al fine di favorire l’ingresso di aria e luce anche alle foglie interne, eliminando i rami in eccesso che ne rovinano la silhouette. Prestare attenzione a non recidere le gemme che daranno vita ai nuovi getti. Infine, eliminare alla radice i polloni che crescono dal portainnesto.
Rose potatura invernale
La potatura invernale consiste nel taglio netto e deciso dei rami secchi e malati. Nei luoghi dai climi freddi o molto umidi è auspicabile rimandare la potatura principale delle rose in primavera. Il taglio deve essere eseguito sopra alla 2° o 3° gemma sana e in salute. Esso deve essere obliquo e in direzione opposta alla gemma. Bisogna tenere presente che l’intensità della potatura varia a seconda della specie e dell’età della pianta. Infine, durante la stagione invernale si consiglia di effettuare la pacciamatura, che consiste nel distribuire in modo uniforme ai piedi della pianta dello stallatico, per poi coprirlo con la terra. Evitare di utilizzare gli scarti vegetali delle rose poiché alcuni agenti patogeni possono sopravvivere e attaccare le piante di rose. Uno dei più temuti è il Diplocarpon rosae, che si manifesta al sopraggiungere della stagione primaverile con la comparsa di macchie nere sulla pagina superiore delle foglie. Essa può evolversi fino a provocale la filloptosi.
Potatura estiva rose
Per far crescere rose sane non sono escluse, durante il periodo estivo, piccole operazioni di potatura eseguite all’occorrenza al fine di dare forza al rosaio. In tal modo si concentrano le energie sui rami utili ed avere al termine dell’estate fioriture abbondanti. Infine si consiglia di procedere con potature che si limitano ad una pulizia della pianta da foglie, boccioli secchi ed appassiti. La rimozione dei fiori appassiti e secchi può essere eseguita più volte, fino agli inizio della stagione autunnale. Dopo la rimozione dei fiori secchi ed appassiti bisognerà attendere dai 45 ai 60 giorni per godere di una nuova fioritura delle rose.
Potatura rose luna calante o crescente
E’ bene precisare che non c’è alcuna evidenza scientifica sul fenomeno della luna calante o crescente. Secondo alcuni il periodo ideale per effettuare tale operazione è in fase di luna calante, cioè qualche giorno prima della luna piena. In questa fase, infatti, la circolazione di linfa è ridotta ed è favorita la cicatrizzazione della pianta. In tal modo si riduce il rischio di patologie fungine e marciumi nonché l’attacco di parassiti. Inoltre, è preferibile effettuare la potatura delle rose quando il clima non è umido, perché in tale condizione si rischierebbe di disperdere la linfa danneggiando la pianta.
Potare le rose paesaggistiche
Le rose paesaggistiche dal portamento ricadente o strisciante possono arrivare ad un’altezza massima di 80 centimetri. Esse si caratterizzano per una vegetazione molto folta in grado di svilupparsi rapidamente. Dunque, sono in grado di tappezzare il terreno in pochissimo tempo. Grazie al loro portamento lasso, le rendono ideali per coprire le scarpate o ricadere dalla sommità dei muretti, per realizzare siepi, aiuole, e macchie di colore. Per adornare i giardini si consiglia di impiantare almeno due piante per metro quadrato. La rosa paesaggistica, inoltre, è molto resistente a varie patologie. Non è necessaria una potatura annuale delle rose paesaggistiche. Basta limitarsi a dare un aspetto più ordinato alle piante, con l’accorciamento di getti troppo lunghi, e procedendo anche alla rimonda del secco. Quest’ultima consiste in una tecnica di potatura leggera che consiste nel rimuovere il secco e morente.
Potatura rose rampicanti
E’ preferibile effettuare la potatura delle rose rampicanti durante l’inverno o all’inizio della primavera, quando sta per iniziare la ripresa vegetativa e le piante hanno già le gemme. Tuttavia il periodo della potatura è diverso a seconda del tipo di rosa rampicante e dal supporto su cui si arrampica. Per esempio, se si tratta di una rosa rampicante climber che sta appoggiata ad un muro o altro supporto, la potatura in tal caso dovrà restituire alla pianta una forma gradevole ed armoniosa. Il loro portamento, di solito, è a ventaglio, cioè separando la crescita sui due lati.
Come potare le rose rampicanti
In prima luogo, bisogna procedere alla eliminazione dei rami più vecchi per dare spazio a quelli più nuovi. I rami vecchi sono quelli che tendono a diventare grigi nel tempo, mentre quelli più giovani si caratterizzano per il colore verdognolo o rossastro a seconda della varietà della rosa rampicante. I rami più giovani vanno accorciati, ed eliminati eventuali doppioni o rami storti. Questi, infatti, ruberebbero spazio e linfa a quelli più importanti. Occorre anche accorciare i rametti di piccola dimensione tagliando sopra una gemma. Generalmente devono esse lasciate 3 o 4 gemme per garantire un’ottima fioritura. Dopodiché, con i rami rimanenti si cerca di dare una forma armoniosa alla pianta. Quindi, procedere a piegare verso il basso il ramo, lasciando la maggior parte dei suoi rametti verso l’alto. Il rametto dovrà poi essere fissato al supporto scelto. Scegliere sempre un materiale morbido che consenta alla pianta di rosa rampicante la possibilità di crescere senza problemi.
Potatura rose a cespuglio
La rosa a cespuglio è una pianta molto decorativa che oltra ad ornare i nostri giardini può essere coltivata anche in vaso. Tuttavia, tale operazione è condizionata dall’epoca della messa a dimora delle rose a cespuglio. In particolare, le rose piantate durante la stagione invernale dovranno essere potate in primavera. Mentre quelle piantumate durante la stagione primaverile dovranno essere potate immediatamente. Per quanto riguarda le rose a cespuglio coltivate in vaso, queste si potano invece durante il primo rinvaso. In particolare, dovranno essere tagliati i rami secchi a partire da terra, mentre per i rami giovani bisogna lasciare da 2 a 4 gemme. La potatura delle rose a cespuglio deve avvenire prima del risveglio vegetativo, cioè nel periodo di formazione dei primi germogli. Infine, tale operazione, varia anche in base all’età delle rose. Dunque, è prevista una potatura per le piante giovani e per quelle adulte. Tale differenziazione serve a migliorare la silhouette della pianta e a promuove l’emissione di nuovi getti.
Come potare le rose a cespuglio ?
Come anticipato nel paragrafo precedente dell’articolo, il periodo della potatura varia a seconda dell’età della pianta. Se si tratta di rose a cespuglio giovani che richiedono un portamento particolare, si consiglia di effettuare una potatura di formazione nel primo anno di vita. La potatura, in questo caso, consiste nell’eliminare i rami secchi e danneggiati, dando spazio a quelli giovani e sani. Bisognerà tagliare i rami secchi a partire dalla base, mentre per i rami giovani e sani bisogna lasciare almeno 3 o 4 gemme. Tale operazione dovrà avvenire sempre in corrispondenza dei rami che sporgono verso l’interno e delle gemme orientate verso l’esterno. Se si rispettano questi consigli, la pianta assumerà sempre di più la forma a cespuglio. La potatura delle rose a cespuglio giovani deve essere eseguita prima che abbia inizio il processo di germogliazione. Se le rose a cespuglio giovani sono coltivate in vaso, la potatura dovrà essere eseguita al momento del rinvaso.
Potare le rose a cespuglio adulte
Una volta divenute adulte, bisognerà procedere ad eliminare i succhioni. Questi, infatti, sottraggono nutrienti ed energia alle rose a cespuglio. Dopodiché occorre tagliare i rami secchi, malati o spezzati ed accorciare i rami sani lasciando da 2 a 6 gemme a seconda della vigorosità del ramo. Questi tagli promuovono la formazione di nuovi rami. In caso di errori durante la potatura dei rami deboli, possono causare la nascita di polloni basali che sottraggono la linfa alla pianta.
Le tecniche del taglio per la potatura annuale variano in base alla varietà di rosa e alla sua “età”. Una regola generale prevede il taglio del ramo al di sopra della gemma sana. Il taglio va eseguito obliquo e deve essere in direzione opposta all’andamento della gemma. Durante l’operazione di potatura principale è buona regola accorciare tutti i rami mantenendo solo 2 o 3 gemme rivolte verso l’esterno dell’arbusto. In questo modo, infatti, è possibile garantire una maggiore luminosità e ricambio di aria ai nuovi germogli.
Come potare le rose
La potatura delle rose si esegue con gli strumenti adatti, ovvero le cesoie che devono essere ben affilate e disinfettate con alcol. Le cesoie sono degli attrezzi molto diffusi per la cura del giardino e delle siepi. Prima del loro utilizzo è indispensabile procedere alla loro disinfezione. La disinfezione degli attrezzi da orto e giardino è fondamentale per evitare la trasmissione di infezioni da piante malate a quelle eventualmente infette. Dopo il taglio è possibile utilizzare dei prodotti che favoriscono la cicatrizzazione dei tagli. Infatti, potare un ramo comporta la formazione di una “ferita” alla pianta che, come tale, va anche curata.
Cure necessarie dopo la potatura rose
La fase post potatura è altrettanto importante per favorire la buona crescita della pianta. Favorire una corretta e rapida cicatrizzazione delle ferite ha lo scopo di ostacolare il passaggio di batteri e parassiti durante il risanamento della pianta. Le rose non amano i trattamenti chimici aggressivi. Quindi, una delle sostanze naturali per eccellenza che funziona da fungicida, antiparassitario naturale e cicatrizzante è la propoli. La propoli è una sostanza creata dalle api, nota all’uomo per le sue proprietà curative. Tra proprietà le principali proprietà della propoli si annoverano quelle antivirali, cicatrizzanti, ma anche immunostimolanti, vaso protettive, antifungine, antiossidanti e antiacide. Attualmente in commercio esistono molteplici formulazioni a base di propoli destinate al consumo umano oppure in ambito agricolo. Oltre l’utilizzo di prodotti cicatrizzanti e disinfettanti delle zone di taglio, a seguito della potatura autunnale-invernale è consigliabile proteggere le rose dal gelo che si avvicina. Ciò si può fare rincalzando la terra fino al punto di innesto dal quale nascono i rami e, nelle zone dai climi più rigidi, utilizzando un telo di copertura traspirante.
Cos’è la propoli e le sue caratteristiche
La propoli è una sostanza prodotta da alcune piante resinose per proteggere le nuove gemme. Queste secrezioni vengono “raccolte” dalle api che le elaborano e trasformano in propoli. La propoli viene impiegata nell’alveare come protezione dalle minacce e “disinfettante”. Nella cura delle piante in campo professionale ed hobbistico, estratti a base di propoli vengono utilizzati per la loro azione antiparassitaria e disinfettante naturale. . Scopri tutto su Propolis, l’esclusiva formulazione Bioges a base di estratto naturale di propoli.
Propolis è un prodotto ricco in flavonoidi, flavoni, vitamine (gruppi B, C, E) ed altri importanti oligoelementi che esercitano un’azione attrattiva sugli insetti impollinatori. L’utilizzo di Propoli attiva le difese endogene nei confronti di stress di varia natura aiutando a proteggere le cellule vegetali dai danni dalle radiazioni UV, favorendo la cicatrizzazione dei tessuti danneggiati. Inoltre, si consiglia di utilizzare il prodotto a seguito di innesti e/o potature, in quanto preserva le piante dall’eventuale formazione di muffe o ingresso di patogeni.
Potatura delle rose – effetti post trattamento
Se si esegue la potatura senza commettere errori, gli effetti della potatura delle rose saranno straordinari. La potatura, infatti, migliora la forma della pianta ed il suo portamento, donando fioriture ordinate ed una corretta disposizione fogliare. Tuttavia il risultato dipende sia dalla specie coltivata sia dalla bravura di chi esegue le operazioni di taglio. In particolare, in caso di errori nell’effettuare i tagli, si può verificare la crescita di gemme troppo vicine tra loro nonché lo sviluppo di patologie fungine e/o infezioni fino alla mancata fioritura. Per questo motivo, dopo aver eseguito la potatura è opportuno effettuare un trattamento con il propolis in quanto favorisce la cicatrizzazione dei tessuti danneggiati e al tempo stesso contrasta l’ingresso di patogeni che possono pregiudicare lo stato di salute delle piante di rose. Infine, se seguite alla lettera i consigli indicati, in primavera vedrete gli effetti di questo lavoro e assisterete a fioriture esplosive e maestose delle rose.
Talea rose
Residui di potatura con le giuste caratteristiche possono essere utilizzati per la riproduzione della rosa mediate talea. La talea si effettua prelevando porzioni di rami giovani (da 10 a 15 cm di lunghezza), tagliando poco al di sotto di un nodo e interrando nel terreno adeguatamente preparato, coprendo almeno un nodo da cui si svilupperanno nuove radici. Per favorire la radicazione si asportano le foglie ed è possibile somministrare prodotti radicanti che favoriscano la formazione di nuove radici. Il periodo migliore per favorire l’attecchimento delle talee di rose è la primavera e l’autunno.
Concimare le rose
Le rose sono arbusti che grazie alle loro fioriture regalano tanta bellezza ai nostri giardini e balconi. Da maggio ad ottobre ci sarà, dunque, un trionfo di profumi e colori. Tuttavia, la fioritura comporta un notevole consumo di energie alle piante di rose. Occorre fornire alla pianta di rosa tutte quelle sostanze nutritive che promuovo la fertilità del terreno e al tempo stesso siano facilmente assorbili dalle radici. Questi elementi nutritivi verranno poi trasferiti a fusti, foglie e boccioli delle rose.
Quando concimare le rose
In particolare, la rosa è un arbusto che si caratterizza per un elevato fabbisogno nutrizionale. Dunque, essere dovrebbero essere sempre concimate prima che abbia inizio la fase di crescita. Tuttavia l’inizio della concimazione delle rose dipende molto dalle condizioni meteorologiche e dalla zona in cui sono coltivate le piante. Di regola, le piante di rose si risvegliano dal riposo vegetativo tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo. Pertanto, è opportuno osservarle e, quando le foglioline cominciano a svilupparsi insieme alle gemme, è possibile iniziare con la concimazione. Bisognerà intervenire con una seconda concimazione a fine primavera, da metà-fine maggio a metà giugno, prima che arrivi il caldo estivo intenso. Infatti, quando le temperature diventano altissime, le rose entrano in una fase di riposo e si blocca la fioritura. Cominciano a riprendersi quando si abbassano le temperature durante la notte, quindi a partire da fine agosto. Molte varietà tornano a essere incantevoli con fioriture anche nel mese di settembre.
Concime per rose – Che Rose !
Per la concimazione delle rose è possibile optare per il concime idrosolubile Che Rose! ideale per tutte le varietà di rose come le rose a cespuglio, le rose rampicanti, la rosa damascena, la rosa gallica, la rosa bouron e molte altre. Si tratta di un concime idrosolubile che ha un effetto immediato e prolungato nel tempo, ed assicura una fioritura anticipata e duratura nel tempo. In particolare l’ Azoto favorisce lo sviluppo della pianta, il Fosforo aumenta il numero di fiori e ne intensifica il profumo, mentre il Potassio ne esalta il colore. Inoltre il concime si caratterizza per la presenza di Zolfo. Si tratta di un elemento importante per la rosa, infatti oltre a svolgere una funzione nutritiva, previene e cura malattie fungine, come l’oidio, che possono colpire questa pianta. Dunque, I macronutrienti contenuti nel fertilizzante per rose garantiscono una crescita vigorosa ed una moltitudine di fiori. Inoltre, tali nutrienti rafforzano le difese naturali della pianta e contrasta gli attacchi da parte di patologie fungine e da infestazioni di parassiti.
Concime per rose : quando applicare ?
Esso è facile da utilizzare grazie al suo tappo dosatore. Si consiglia di effettuare due cicli di concimazione: il primo ciclo a partire dalla fine di febbraio a fine marzo, ed un secondo ciclo da metà maggio a metà giugno. Sospendere le concimazioni quando le temperature sono molto elevate. Efficacia rapida e garantita. Subito dopo aver concimato, è necessario irrigare le rose, in modo che i nutrienti possano rapidamente essere assorbiti dalle radici. Mantenere il terreno umido evitando i ristagni idrici in modo tale che si eviti lo sviluppo di patologie fungine e al tempo stesso si consenta al concime per rose di sviluppare la sua efficacia.
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