Febbre da concimazione? “La virtù sta nel mezzo!”

Febbre da concimazione? “La virtù sta nel mezzo!”

Guida alla cura e mantenimento delle piante

Per avere piante sempre al top non basta solo nutrirle. Infatti bisogna considerare molteplici fattori come temperatura, esposizione alla luce, regolarità delle annaffiature, qualità e struttura del substrato. Tutto deve essere sempre modulato in funzione delle esigenze specifiche di ogni tipologia di pianta, da quelle in vaso come il Bonsai, a quelle in giardino.

E’ sempre necessario evitare eccessi o carenze. Esagerare con le “cure”, infatti, può essere altrettanto dannoso

Foglia di vite- Fitotossicità da eccesso di Rame

Curare al meglio le proprie piante vuol dire conoscere bene le loro esigenze. Non basta apportare alle piante i nutrienti necessari, ma verificare anche le caratteristiche fisiche del suolo nonchè le condizioni ambientali. Ad esempio, la semplice acqua se somministrata in quantità eccessive può causare fenomeni di dilavamento del terreno con perdite di micro-macro nutrienti. Ingiallimenti fogliari, e nei casi più gravi marciumi radicali, possono essere fenomeni associati ad un eccesso di acqua. Viceversa, la carenza di acqua nel terriccio può provocare l’appassimento delle foglie, comparsa di necrosi fino a determinare la morte della pianta. La virtù, dunque, sta nel mezzo! E’ opportuno non esagerare, poiché ogni estremo è sbagliato. E’ importante, quindi, ricordare che cure equilibrate aiutano a mantenere sana la pianta prevenendo gran parte dei problemi.

Malattie delle piante: carenze ed eccessi ?

La concimazione è una fase importante per ottenere piante belle ed in salute. Cure ed attenzioni giuste possono, infatti, aiutare la pianta a superare al meglio la stagione invernale o avere le giuste energie per un vigoroso risveglio in primavera. L’approccio all’ utilizzo di qualsiasi concime destinato alla nutrizione, deve essere graduale, rispettando quelle che sono le reali esigenze delle piante. In generale, è sempre consigliato rispettare le dosi riportate in etichetta ed in caso di dubbi rivolgersi ad un esperto. L’eccesso di sostanze nutritive può causare, nella migliore delle ipotesi, una crescita squilibrata della pianta. Mentre, nei casi più gravi, possono verificarsi fenomeni di fitotossicità. Come nella foto di vite riportata, la fitotossicità può manifestarsi con orlature giallastre, bruciature o macchie brune sulle foglie. Nei casi più gravi con la  perdita o il disseccamento del fogliame. D’altro canto, carenze di nutrienti possono portare ad una crescita stentata della pianta, o la comparsa di clorosi fogliare. In caso di carenza di nutrienti, inoltre, le piante sono più deboli e facili all’ attacco di patogeni.

Come diagnosticare carenze ed eccessi

Foglie di melone – Orlatura giallastra che perimetra la foglia – sintomo da fitotossicità

Identificare la tipologia di carenza, può essere utile per intervenire con una concimazione mirata al fine di stabilire un nuovo equilibro senza eccedere con sostanze nutritive non necessarie. In generale, non è facile diagnosticare gli squilibri nutrizionali che si verificano nella pianta. Infatti, carenze o eccessi di nutrienti possono avere manifestazioni difficilmente riconoscibili e distinguibili da un occhio non esperto.  Inoltre, nei casi più complessi  è necessaria un’analisi chimica approfondita sia fogliare che del terreno. Tali analisi, infatti, hanno lo scopo di verificare se il fabbisogno nutritivo di un tessuto rispecchia le dotazioni nutrizionali del terreno e viceversa.

Carenze nutritive più comuni

Ferro e Magnesio –  clorosi fogliare internervale. I sintomi consistono  in una pigmentazione giallo pallido fino all’imbianchimento delle foglie, in caso di carenza avanzata. La clorosi interessa soprattutto lo spazio tra le nervature che restano di colore verde. Nel caso in cui questi ingiallimenti interessano prevalentemente le foglie giovani, si tratta probabilmente di una carenza di Ferro. Nel caso, invece, in cui la decolorazione interessa le foglie più vecchie può essere sintomo di una carenza di Magnesio. In particolare nel caso del Magnesio, le macchie sono di color ruggine e/o gialle tra le nervature. Inoltre essi sono più visibili in caso di fioritura.

Azoto –  rallentamento nella crescita delle piante, steli sottili/fragili e comparsa di ingiallimenti fogliari. L’ingiallimento si manifesta a partire dall’estremità delle foglie vecchie.

Fosforo – simile alla carenza di Azoto iniziale. Sulle foglie compaiono zone necrotiche marroni/violacee scure ed opache. Le foglie, inoltre, possono cadere precocemente.

Potassio – rallentamenti della crescita ed accartocciamenti dei margini fogliari. Inoltre, possono portare a colorazioni stentate di frutti e fiori.

Fenomeni di antagonismo e sinergismo : cosa sono ?

E’ bene valutare le interazioni tra gli elementi per conoscere bene gli effetti di sinergismo ed antagonismo. Infatti, la presenza di un elemento in quantità elevate può interferire con l’assorbimento di un secondo elemento di cui la pianta necessita. Si parla, dunque, del cosiddetto fenomeno di antagonismo cioè la capacità di un elemento nutritivo di bloccare l’assorbimento di un altro. Ad esempio, effetti di antagonismo si possono manifestare tra Potassio/ Calcio  e Magnesio – K/Ca Mg. Infatti, eccessi di Potassio o di Calcio possono limitare l’assorbimento di Magnesio. Mentre per sinergismo si intende la capacità di un elemento nutritivo di favorire l’assorbimento di un altro.

Come sfruttare i benefici della concimazione

La conoscenza delle proprie piante è necessaria in quanto può aiutare a stabilire dei limiti da non superare anche in relazione ai prodotti da utilizzare. La concimazione richiede tempo, precisione e dedizione. Tra gli elementi indispensabili per la nutrizione vi sono Azoto (N), Fosforo (P) e Potassio (K). Come anticipato nei vari articoli del blog, un diverso rapporto tra questi macroelementi nutritivi può apportare diversi benefici durante l’intero ciclo vegetativo. Tuttavia la pianta necessita anche di micro-meso nutrienti ( Zolfo, Calcio, Magnesio, Boro, Ferro, Zinco e molti altri), necessari per un corretto svolgimento delle funzioni biologiche vegetali. Una volta identificate le esigenze reali della pianta ed individuato il prodotto ideale  la regola è quella di attenersi alle dosi e ad alle indicazioni riportate in etichetta. Come consigliato, l‘approccio all’ utilizzo di qualsiasi prodotto  deve essere graduale. Se si hanno dei dubbi o ci si trova di fronte a determinate condizioni ambientali è oppurtuno  effettuare dei saggi preliminari su piccole porzioni di pianta. Ma se le perplessità sussistono, è meglio consultare un esperto per  individuare la giusta strategia ed ottenere le migliori performace e risultati.

Per ulteriori approfondimenti consigliamo la lettura dei seguenti articoli :

Prossimamente in onda Giovis PK 30-20 !

 

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