Micorrize, i funghi alleati delle tue piante e dei tuoi bonsai
Le micorrize sono davvero fondamentali per il giardinaggio e per la coltivazione dei bonsai. Questi funghi speciali creano una simbiosi con le radici delle piante, facendo una vera differenza. Immagina di avere dei piccoli alleati sottoterra che lavorano incessantemente per migliorare la salute delle tue piante. Ebbene, questo è il compito delle micorrize. Si legano alle radici delle piante, instaurando un rapporto di reciproco vantaggio nella rizosfera. Questa interazione con le piante coltivate è stata scoperta alla fine dell’800. Con l’avvento dell’industrializzazione e dell’agricoltura intensiva, e l’uso massiccio di fertilizzanti chimici, per molto tempo ci si è dimenticati del ruolo cruciale di questi microorganismi nella coltivazione delle piante. Tuttavia, negli ultimi anni, grazie al ritorno a un’agricoltura organica, si è riscoperta la loro importanza. Questo ha spinto alcune aziende, come Agriges, a partecipare a progetti internazionali (Biofector-Simba). Questi progetti mirano a riscoprire la microflora del suolo per promuovere un’agricoltura sostenibile.
Endomicorrize
Questo rapporto di simbiosi fungo – pianta ha luogo all’interno della rizosfera. Questa è la porzione di suolo adiacente alle radici della pianta. In realtà, la scoperta delle micorrize e della loro interazione benefica con le piante coltivate, risale alla fine dell’ 800. L’industrializzazione e l’agricoltura intensiva, con l’utilizzo sfrenato di fertilizzanti chimici, hanno fatto si che per lungo tempo ci si dimenticasse dell’importanza rivestita da questi microrganismi nella coltivazione delle piante. Tuttavia, solo negli ultimi anni, il ritorno ad un’agricoltura organica ne ha fatto riscoprire l’importanza. Ciò ha spinto alcune aziende, come Agriges, a partecipare a progetti internazionali (Biofector– Simba). Questi progetti, dunque, sono volti alla riscoperta della microflora tellurica orientata verso un’ agricoltura sostenibile.
Micorrizazione : quali piante possono essere “micorrizate”?
La “micorrizazione” è un fenomeno normalmente diffuso in natura. Questi microrganismi, infatti, colonizzano gran parte delle radici delle piante. Anche se non se ne parla spesso è una tecnica di coltivazione molto diffusa. In particolare, la micorrizazione consiste nel far “attaccare” l’apparato radicale della pianta dai funghi non patogeni. Tra le specie vegetali più frequentemente “micorrizate” vi sono: piante erbacee, da frutto, latifoglie, conifere. Inoltre, vi sono, anche, le specie orticole (ad eccezione delle crucifere come cavolo, cavolfiore, ravanello e delle chenopodiacee come lo spinacio).
Perché utilizzare le endomicorrize in fase di rinvaso?
Può essere importante, dunque, riprodurre i processi esistenti in natura, anche, nel piccolo sistema vaso. Infatti, dall’instaurarsi della simbiosi, ne derivano reciproci vantaggi per i due organismi coinvolti. Tra questi, innanzitutto, una maggiore capacità di assorbimento dei nutrienti da parte delle radici. Peraltro, la creazione di un ambiente favorevole a microrganismi utili e sfavorevole a patogeni e parassiti. E’ possibile agire, dunque, già dalla fase del rinvaso.
Quali sono i benefici?
In seguito al trattamento, vi è un miglioramento della struttura del terreno ed una riduzione delle perdite, dovute al dilavamento degli elementi nutritivi. Gli inoculi di funghi micorrizici, in particolare, si estenderanno fino a colonizzare le zone circostanti, permettendo la ricostruzione di un ecosistema sano e stabile. Le ife del fungo, infatti, colonizzano zone di terreno altrimenti non esplorate dalle radici. La somma di questi effetti benefici garantisce una crescita migliore nelle “piante micorrizzate”. Dunque, il nuovo sistema-vaso diviene un oasi felice per la pianta.
Cosa evitare per favorire la micorrizazione?
L’interazione simbionte fungo-pianta è di tipo mutualistico. Da un lato la pianta riceve dal fungo elementi nutritivi e prodotti metabolici altrimenti non disponibili, azoto ed in particolare il fosforo. Dall’altro il fungo riceve dalla pianta sostanze nutritive prodotte mediante la fotosintesi (zuccheri). Per far sì che l’instaurazione dell’interazione fungo-radice sia vantaggiosa per le piante, è bene non utilizzare concimi a base di fosforo. In tal modo, viene ridotta la disponibilità di tale elemento nel terreno e rafforzata l’interazione fungo-radice. E’ bene, dunque, evitare l’apporto di tale elemento durante le prime fasi di utilizzo di prodotti a base di micorrize ( Neo-Ryza e Mico-Green). I prodotti a base di micorrize sono ideali per tutte le piante, anche per il rinvaso bonsai .
Quale radicante scegliere in miscela con le micorrize ?
In fase di rinvaso, ad esempio, è possibile utilizzare Radikal Sprinter, radicante privo di fosforo. Dopo circa un mese, è possibile riprendere le concimazioni reintegrando tale elemento. Il fosforo (P), infatti, è essenziale per lo sviluppo delle piante indispensabile nei piani di concimazione. Dunque l’effetto della “micorrizazione” è come un’enorme moltiplicazione della superficie e del volume radicale.
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