La coltivazione delle orchidee in appartamento è molto diffusa sia per le bellissime e colorate infiorescenze sia perché le orchidee ben si adattano al clima ed ambiente domestico. Sul Blog Bioges sono presenti articoli dove è possibile trovare consigli ed informazioni sulla cura delle orchidee. In particolare:
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Orchidee in appartamento, idrocoltura e semi-idrocoltura
In questo articolo tratteremo le diverse metodiche e come annaffiare le orchidee.
Come annaffiare le orchidee? Quanta acqua somministrare?
Ecco alcuni consigli sull’orchidea cura ed annaffiatura. Le orchidee non hanno bisogno di elevate quantità di acqua. Somministrare troppa acqua, non eliminare gli eventuali ristagni, potrebbe causare problemi di marciumi alle radici. Bisogna, tuttavia mantenere il giusto grado di umidità del suolo. La quantità di acqua da somministrare dipende da fattori ambientali come la stagione, il tipo di esposizione alla luce, la posizione. Generalmente, irrigazioni più frequenti saranno necessarie in estate mentre meno sporadiche in inverno. Per capire se la vostra pianta ha bisogno di acqua, controllare lo stato del substrato e la consistenza delle foglie. Il substrato, costituito da bark deve presentarsi soffice, leggero e composto in buona parte da cortecce, fibra di cocco o qualsiasi altro materiale naturale utile per evitare all’acqua di ristagnare, restando sempre leggermente umido. Le foglie devono restare turgide, verdi brillanti. L’irrigazione è il momento ideale per la concimazione delle orchidee. Orchis Idea è il concime ideale per tutte le orchidee. La linea è composta da più titolazioni per la crescita, fioritura ed il mantenimento delle orchidee. I prodotti possono essere acquistati anche in un pratico Kit Orchis Idea ideale per soddisfare le esigenze nutrizionali durante tutto l’anno.
Come annaffiare le orchidee per immersione
L’immersione o cosiddetto bagnetto alle radici è senz’altro la tecnica più diffusa e consente di bagnare in modo uniforme tutto il substrato. E’ sufficiente immergere l’orchidea con tutto il vaso in un recipiente con acqua in modo che il livello dell’acqua raggiunga il bordo del vaso. Per questa operazione è bene utilizzare acqua tiepida con l’aggiunta del fertilizzante selezionato. Far riposare l’acqua per qualche ora prima del bagnetto potrebbe favorire l’allontanamento del cloro ed il raggiungimento della temperatura ideale. Durante l’immersione delle radici, attenzione a non bagnare foglie e fiori, se l’acqua ristagna sul colletto le giovani foglie potrebbero marcire. La pianta va lasciata nella soluzione acqua-fertilizzante diluito per 10-15 minuti. Trascorso questo tempo, far fuoriuscire l’acqua in eccesso dai fori di drenaggio del vaso prima di riporre la pianta. E’ importante eliminare l’acqua in eccesso in modo da evitare eventuali patologie e formazione di marciumi alle radici. Il bagnetto alle radici consente al substrato di assorbire bene l’acqua, questo tipo di tecnica è ideale durante il periodo estivo. Durante il periodo estivo il bagnetto alle radici va effettuato ogni 7 10 giorni.
Utilizzo dell’innaffiatoio o acqua corrente
Rispetto alla tecnica di bagnetto alle radici l’applicazione di acqua mediante innaffiatoio o acqua corrente è senz’altro meno dispendiosa a livello di tempo. Applicare l’acqua mediante un innaffiatoio oppure una bottiglia è il metodo classico utilizzato per tutte le piante da interno. Bisogna, tuttavia, far attenzione a somministrare l’acqua in maniera uniforme cercando di bagnare bene il substrato. Attenzione a evitare ristagni d’acqua nel sottovaso oppure sulle foglie in modo da evitare pericolosi marciumi. Anche in questo caso è preferibile utilizzare acqua a temperatura ambiente, lasciata riposare in modo da allontanare residui di cloro e far depositare metalli pesanti. Durante l’irrigazione è possibile aggiungere il fertilizzante Orchis Idea selezionato rispettando dosi e modalità da etichetta. E’ preferibile utilizzare questo tipo di tecnica in autunno-inverno quando la pianta non necessita di grandi quantità d’acqua. Durante il periodo invernale l’orchidea va innaffiata ogni un paio di volte al mese. Il substrato infatti potrebbe non risultare bagnato in modo uniforme dunque, asciugarsi prima.
Occasionalmente è possibile posizionare la pianta sotto il flusso di acqua corrente. Il flusso di acqua va indirizzato direttamente su substrato per qualche secondo, evitando di bagnare fiori e foglie. Questa tecnica sebbene la più veloce è senz’altro la più rischiosa. La temperatura dell’acqua infatti potrebbe risultare molto fredda in inverno o calda in estate. Inoltre, sebbene l‘acqua correte potrebbe essere utile per portare via eventuali impurità comporterebbe anche un dilavamento delle sostanze nutritive presenti nel terreno.
Cubetti di ghiaccio o vaporizzazioni alle radici
Tra un irrigazione e l’altra è consigliabile, soprattutto durante il periodo estivo, applicare acqua mediante cubetti di ghiaccio oppure tramite l’ausilio di un vaporizzatore per mantenere la giusta umidità del terreno. Il ghiaccio non danneggia la pianta ma sciogliendosi lentamente fornirà l’acqua e l’umidità. In entrambi i casi è possibile aggiungere del fertilizzante. E’ importante ricordare che la quantità di acqua necessaria e la frequenza delle irrigazioni dipendono dalla stagionalità ma anche dalle dimensioni della pianta e del vaso. Ad esempio, nelle zone meno umide, infine, le orchidee possono avere necessità di una quantità di acqua minore. Per capire se la propria orchidea necessita di acqua, oltre lo stato di idratazione del substrato e delle foglie è importante osservare le radici. Per le specie più diffuse di orchidee più comuni come orchidea Phalaenopsis, orchidea Vanda, orchidea Dendrobium, orchidea Cattleya se le radici si presentano verdi vuol dire che la pianta significa che la pianta è ben idratata. Se le radici assumono un colore argenteo, vuol dire che è necessaria la somministrazione di acqua.
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