Curare l’orchidea: annaffiatura – esposizione – concimazione

Curare l’orchidea: annaffiatura – esposizione – concimazione

Curare l’orchidea – consigli utili per l’inverno

curare l'orchidea

Curare l’orchidea è il primo passo per fioriture vivaci e durature nel tempo. Le orchidee sono originarie di ambienti naturali diversi dal nostro habitat. Esse, infatti, provengono da territori che si caratterizzano per un clima molto caldo e con un tasso di umidità molto elevato. Dunque, non è facile ma non è neanche impossibile coltivare le orchidee in Italia. Tuttavia, negli ultimi anni, grazie al progresso tecnologico in campo vivaistico,  ha consentito la produzione di piante di orchidee già robuste e acclimatate per gli ambienti domestici. Per facilitare la coltivazione di queste bellissime piante ed ottenere delle fioriture incantevoli,  basta seguire i consigli del nostro esperto sulla cura delle orchidee. Dunque, in questo articolo verranno trattati tutti gli aspetti fondamentali per curare l’orchidea senza commettere errori ed averle sempre in salute e fiorite tutto l’anno.

Curare l’orchidea –  quale scegliere?

orchideeLa pianta di orchidea esiste nel mondo vegetale da circa 86 milioni di anni ed è oggi la pianta tropicale più diffusa nei nostri appartamenti. Facili da trovare nei garden center e vivai, sono la Phalaenopsis o Orchidea farfalla, e il Cymbidium.  Altre orchidee come la VandaCattleya e Dendrobium sono molto resistenti. Mentre altre orchidee come MiltoniaCambriaOncidium e altre sono un po’ più sensibili alle condizioni ambientali.  In particolare, le orchidee sono apprezzate per i loro splendidi fiori capaci di donare eleganza a qualsiasi ambiente della casa. Prima di acquistare un’orchidea in un garden center o al supermercato, è preferibile scegliere una che non abbia già tutti i fiori sbocciati. La pianta, in particolare, deve essere ricca di boccioli non ancora sbocciati e le foglie rigide dal colore verde intenso. Inoltre, si consiglia di non scegliere mai un’orchidea che abbia un gambo al centro della pianta. Esso, infatti, le impedirà di svilupparsi rischiando di perderla a poco a poco. Dopo l’acquisto non dimenticate le vostre orchidee in auto al caldo ed evitate zone che si caratterizzano per temperature fredde. In particolare, è opportuno ripararle dalle correnti d’aria fredda durante il trasporto a destinazione.

Orchidea luce, esposizione e temperatura

orchidea da appartamentoCome evidenziato, le orchidee sono piante tropicali che prediligono  una stanza soleggiata ma evitando l’esposizione diretta ai raggi solari (in maniera particolare da metà primavera all’autunno). E’ preferibile posizionarla in direzione Sud o Sud-Ovest, in prossimità di una finestra evitando fonti di calore e spifferi, a cui sono sensibili tali piante.  Naturalmente, sono assolutamente sconsigliati i luoghi bui o comunque scuri. Queste piante sono originarie di zone in cui il clima è totalmente differente dal nostro. Infatti, esse sono abituate a temperature elevate e ad un’umidità alta. Per questo motivo, durante i mesi freddi è opportuno coltivare le orchidee all’interno del nostro appartamento ad una temperatura di 18-20 °C e con un’umidità del 60-90%. In particolare, durante la stagione invernale, l’aria secca del riscaldamento può mettere a dura prova le orchidee. Infatti, la pianta può subire l’attacco di acari. Questa, dunque, è la temperatura minima di crescita delle orchidee, da mantenere durante la stagione invernale. Curare l’orchidea è fondamentale. Le orchidee, come precisato, sono piante esigenti per quel che riguarda l’umidità e per curarle al meglio dovremo ricordarci di mantenere un’elevata umidità intorno alla pianta con frequenti vaporizzazioni delle foglie e del fusto.

Fioritura orchidee in inverno

Coltivare le orchidee non è semplice ma se si rispettano le esigenze della pianta, è possibile godere delle meravigliose fioriture delle orchidee tutto l’anno. Se pensi che non è sufficiente la luce che hai a disposizione durante la giornata, e vuoi prolungare la fioritura anche in inverno, puoi integrare la fonte luminosa con una lampada a luce diurna. In tal modo si impedisce all’ orchidea di andare in letargo completamente. Tuttavia, può capitare, che all’improvviso l’orchidea perda tutti i fiori e le gemme e vada completamente in letargo. In questa situazione, non si deve assolutamente svegliare la pianta dal riposo irrigando la pianta e/o concimando. In questo modo, la pianta può subire danni permanenti. Bisogna avere un pò di pazienza e curare l’orchidea fino al  suo risveglio. La pianta vi ricompenserà con nuovi boccioli e fioriture bellissime in primavera.

Orchidee annaffiatura

curare l'orchideaNon vi è una regola per l’irrigazione corretta delle orchidee durante la stagione invernale. Se la pianta continua ad emettere boccioli e fiori, si può continuare tranquillamente ad irrigare e concimare ma quest’ultima con moderazione. Controllare regolarmente se la stanza mantenga una buona umidità, in quanto se la pianta di orchidea è posizionata sopra il termosifone, molta acqua può evaporare.

Come annaffiare le orchidee

In realtà è possibile annaffiare le orchidee anche attraverso metodologie differenti. Infatti,  si può optare per l’irrigazione dall’alto, ma in tal caso non si consiglia l’uso di un annaffiatoio, bensì di un diffusore con cui spruzzare l’acqua intorno al vaso. Tra le tecniche che permettono una bagnatura uniforme del substrato vi è il cosiddetto “bagnetto alle radici”. L’orchidea è una pianta abituata ad un elevato grado di umidità,  pertanto può  essere immersa nell’acqua senza calcare per pochi secondi. In questo caso è sufficiente immergere il vaso, fino alla sua metà, all’interno di una bacinella colma d’acqua, lasciandolo poi scolare bene. Viceversa se la pianta è entrata in letargo, e si trova collocata in un luogo fresco non bisogna annaffiare. Occorre solo controllare se il substrato mantenga un buon grado di umidità. Qualora tende ad asciugarsi basta annaffiare le orchidee con molta parsimonia ogni 3-4 settimane.

Phalaenopsis danneggiata dal freddo

orchidea foglie gialle e molliLe orchidee phalaenopsis sono piante che devono essere coltivate in serra calda e/o in temperature gradevoli soprattutto nel periodo invernale. L’esposizione delle phalaenopsis a temperature intorno ai 13-15°C,  causano un  rallentamento dei ritmi vegetativi. In particolare, le piante tenderanno ad emettere lentamente le nuove foglie, lo stesso discorso vale anche fioritura delle orchidee phalaenopsis. Tali temperature associate ad eccessi d’acqua  possono dar luogo a marciumi radicali che nel giro di poco tempo debilitano la pianta causandone la morte.  Con queste condizione climatiche anche un piccolo quantitativo di acqua può essere considerato un eccesso e danneggiare gravemente l’ orchidea phalaenopsis. In particolare, le basse temperature non consente alle radici delle piante di assorbire l’acqua. Di conseguenza,  i marciumi radicali o altre patologie fungine possono svilupparsi e attaccare i tessuti della pianta causandone la morte. Temperature  intorno ai 10°C o anche meno, possono provocare danni irreparabili alle foglie. L’eccesso di umidità e soprattutto le gelate notturne possono “lessare” le foglie in tempi molto rapidi.

Curare l’orchidea phalaenopsis

Come evidenziato nel paragrafo precedente le eccessive innaffiature, e i colpi di freddo e di gelo possono danneggiare gravemente le foglie. Queste, infatti, possono diventare molli e sembrare “lesse”. In realtà, ciò può essere causato anche dal marciume radicale che destabilizza l’intera pianta, tra cui le foglie. In quest’ultimo caso, significa che le radici dell’orchidea hanno assorbito così tanta acqua che hanno iniziato a marcire. Tale è una situazione gravissima.  Per salvare l’orchidea, in primo luogo si consiglia di toglierla dal vaso e lasciare le radici all’aria aperta e al sole per un paio di giorni sperando che si asciughino. Se l’operazione va a buon fine, ma le radici sono ancora di colore nero, tipico del marciume, è preferibile reciderle parzialmente o totalmente, lasciando alla pianta solo le sue radici aeree. Nell’eseguire il taglio si consiglia sempre di utilizzare delle cesoie ben sterilizzate e applicare un radicante in polvere, come il Top-Sinergy, che favorisce la rizogenesi, cioè che promuove lo sviluppo di nuove e sane radici. Infine, se il terriccio  è molto umido è preferibile sostituirlo con uno asciutto e di buona qualità.

Radicante in polvere per orchidee – Top Sinergy

curare l'orchideaTop-Sinergy è un radicante in polvere che si caratterizza per un complesso vitaminico e di molecole bioattive sotto forma di RyZea. Il formulato è  perfetto per la radicazione di tutte le piante, specialmente di quelle che hanno apparati radicali compromessi. Infatti, riattiva la rizogenesi interrotta da stress ambientali, da trapianto e da attacchi patogeni, come il marciume radicale. Per apparati radicali compromessi si consiglia di  sciogliere 3 gr di prodotto in 1 litro di acqua ed applicare al terreno. Per favorire una pronta ripresa degli apparati radicali compromessi ripetere le applicazioni ogni 7 giorni per un mese.  Curare l’orchidea con Top Sinergy è molto semplice e consente, dunque, una rapida ripresa della pianta. In particolare, stimola la formazione di nuovi abbozzi radicali, favorendo l’allungamento di quello esistente. Infine, durante il periodo di trattamento, è preferibile non concimare fino a completa guarigione della pianta. Successivamente, bisogna  scegliere sempre concimi per orchidee  che abbiano un buon bilanciamento di azotofosforo e potassio.

Come curare l’orchidea durante la stagione invernale

A partire dalla fine di ottobre le giornate diventano più corte e le notti si fanno sempre più fredde. L’inverno è alle porte ed è  arrivato il momento in cui le orchidee devono essere messe al riparo dal gelo e dal freddo. In questo periodo dell’anno, dunque, c’è bisogno di qualche attenzione in più per aiutare le piante di orchidee a sopravvivere alle basse temperature  invernali. Questo è il momento ideale per preservare le orchidee dall’arrivo dell’inverno seguendo i consigli indicati e che verranno indicati nei paragrafi successivi. Infatti, il freddo ma soprattutto il gelo, può causare gravi danni a queste bellissime ma delicatissime piante. Cerchiamo quindi di capire in che modo possiamo mantenere al meglio e curare l’orchidea all’interno della nostra casa, attraverso pochi ma essenziali accorgimenti.

Cura orchidee – ferite da freddo

Il freddo può causare alle orchidee delle vere e proprie ferite provocate dalle basse temperature, in particolare dal gelo. Si tratta di segni abbastanza riconoscibili sulle foglie, i fiori ed il fusto. I danni, dunque, sono riconoscibili ad occhio nudo. Tra questi un ingiallimento delle foglie e/o una crescita più lenta della pianta. Questi sono visibili alcuni giorni dopo l’esposizione alle basse temperature. Precisamente, quando la rugiada si congela dopo che addensa sulle superficie delle foglie. Le basse temperature e un elevato tasso di umidità dopo l’esposizione al freddo possono peggiorare ulteriormente il danno. Bisogna, dunque, subito intervenire e curare l’orchidea danneggiata.

Come curare l’orchidea danneggiata dal freddo

Nelle situazioni di emergenza ed in particolare quando le orchidee presentano dei gravi segni di danno bisogna intervenire subito per cercare di salvarle. Queste condizioni termiche, possono provocare dei danni rilevanti a varie tipologie di piante, specialmente a quelle tropicali. Tuttavia, non bisogna mai arrendersi e gettare la spugna, ma cercate sempre di recuperare l’orchidea, che è una bellissima pianta che produce dei fiori incantevoli. In primo luogo occorre spostare l’orchidea dall’ambiente freddo e collocarla in una zona mite non esponendola alla luce solare diretta. ne a temperature elevate e a fonti di calore artificiali. In particolare, termosifoni, camini e stufe rendono l’aria troppo secca e possono danneggiare seriamente la salute delle vostre orchidee. Dunque, l’orchidea deve essere ritirata in casa oppure se si coltivano tante orchidee queste dovranno essere collocate in una serra. Controllare il substrato, il quale deve essere umido e non secco.

Come curare l’orchidea seccata dal freddo

Può succedere che le basse temperature invernali abbiano fatto seccare le radici delle vostre orchidee. Tuttavia, la colpa non può essere attribuita solo alle basse temperature ma anche all’acqua utilizzata se questa è troppo fredda. A causa del freddo, anche il terriccio può risulta essere duro e secco, ed è dunque preferibile rinvasare l’orchidea, sostituendolo con uno fresco, morbido, e drenante. Bisogna tener presente, inoltre, che queste piante epifite durante l’autunno e l’inverno,  hanno bisogno di quantitativi minimi di acqua per poter sopravvivere. Bisogna, pertanto, innaffiare le orchidee con molta moderazione, ad esempio utilizzando il metodo della bacinella, anche detto dell’immersione. In particolare, l’acqua non deve essere mai fredda ma tiepida.

…foglie danneggiate dal freddo

Il troppo freddo può far seccare le foglie che possono apparire ingiallite, secche, sottili e più dure. Purtroppo, queste foglie sono irrecuperabili. Bisogna, dunque, staccarle subito per evitare che esse possano marcire e sviluppare infezioni che possono danneggiare gravemente la salute della pianta di orchidea. Per rimuovere le foglie secche e danneggiate, bisogna sempre utilizzare delle cesoie ben sterilizzate con dell’alcol o altro disinfettante, facendo attenzione a non tagliare le parti sane della pianta. Dopo questa piccola potatura, è opportuno esporre le zone interessate dai tagli  al sole ma solo per un paio d’ore e applicare un cicatrizzante naturale come il propolis.

Come curare l’orchidea danneggiata dal freddo 

curare l'orchideaPer curare le ferite e migliorare la resistenza al freddo è fondamentale rinforzare la vegetazione della pianta di orchidea. Ciò è possibile attraverso l’utilizzo di un formulato a base di propoli. Tale formulato 100% biologico è ideale non solo per le  piante in vaso ma anche per le ornamentali, coltivate sul balcone o in giardino e quelle presenti nell’orto e nel frutteto. Si tratta di una soluzione concentrata e altamente potente che deve essere diluita.  Esso rende le piante più resistenti in presenza di stress climatici come le alte e le basse temperature, e in caso di gelate. Propoli favorisce una corretta e rapida ripresa della pianta che ha subito dei danni dal freddo. Inoltre, il formulato esplica non solo un’azione cicatrizzante, ma anche corroborante e rinforzante. Infatti, applicazioni regolari del formulato, riducono i i rischi di malattie fungine e infestazioni di insetti e parassiti nocivi alla salute delle orchidee.  In particolare, se le orchidee sono collocate in serra durante la stagione invernale, è bene intervenire con delle applicazioni periodiche di propoli in quanto contrasta l’insorgere di patologie fungine. Infine, il formulato è sicuro per l’uomo, gli animali domestici ed insetti utili, ne provoca inquinamento e tossicità.

Come curare l’orchidea con propoli  

Propolis è un formulato idralcolico 100% biologico,  e va utilizzato in applicazione fogliare alle dosi di 10 ml/litro ogni 7-10 giorni dalla primavera fino al tardo autunno e in caso di necessità, avendo cura di irrorare la pianta con l’ausilio di uno spruzzatore. La propoli è un prodotto biologico ideale per la cura  e manutenzione delle orchidee ma anche di tutte le  piante d’appartamento. Inoltre, l’applicazione della propoli sulle piante di orchidee, risulta essere molto efficace in caso di attacco da parte di afidi e di patologie fungine come la muffa grigia meglio conosciuta con il nome di  Botrytis cinerea. Grazie alle sue proprietà fitostimolanti anticipa ed intensifica la fioritura. Disponibile in confezione da 250 – 500 ml e da 1LT sul nostro store.

Concime per orchidee ideale per l’autunno e l’inverno

concime per orchideePer quanto riguarda la concimazione, generalmente le orchidee si concimano durante tutto l’anno, ogni 7-10 giorni, ed utilizzando dei prodotti specifici ma in quantità minima, come ad esempio quelli di sintesi, liquidi o idrosolubili. Durante le stagioni fredde, è preferibile utilizzare un concime per orchidee che si caratterizza per una percentuale medio-alta di fosforo e potassio. Tali macro-nutrienti sono indispensabili per la pianta durante questo periodo in quanto rafforzano la struttura delle piante aumentando la resistenza al freddo, nonché promuovono la formazione di nuovi germogli e fioriture intense nella successiva primavera. Dunque, essi sono necessari nelle fasi più delicate e di maggior dispendio energetico della pianta. In particolare, i cambi di stagione, l’adattarsi ad un nuovo ambiente oppure operazione come il rinvaso possono sottoporre le orchidee a stress. Di conseguenza, si rischia di abbassare le difese naturali della pianta. Per proteggerla e rafforzarla, la concimazione è importante. I concimi per orchidee della linea bioges favoriscono non solo piante belle ma anche forti e resistenti a stress ambientali.

Concime per orchidee – Orchis-Idea NPK 10.44.10

I terricci per orchidee sono carenti di  sostanze nutritive. Un concime universale per piante e fiori da appartamento non va bene per le orchidee, in quanto risulterebbe troppo forte e potrebbe bruciare le radici. Per le orchidee, è opportuno variare la concimazione a seconda della stagione di riferimento. Dunque, il fertilizzante deve essere cambiato quando si passa ad una nuova stagione. In particolare, in primavera, è preferibile utilizzare di un concime con alto contenuto di azoto, mentre in estate è opportuno applicare un concime equilibrato. Tra i concimi della linea Bioges, ideale per le orchidee durante le stagioni fredde vi è l’Orchis-Idea NPK 10.44.10. La formulazione è idrosolubile altamente e rapidamente assimilabile dalle radici. In particolare, Doctor Bioges consiglia di applicare il concime idrosolubile Orchis-Idea NPK 10.44.10 durante l’autunno e l’inverno ed in pre-fioritura.  Orchis-Idea NPK 10.44.10  è un concime per orchidee  fiorite in vaso, aiuola ed epifite rapidamente assimilabile dalle radici.  Applicazioni periodiche del concime per orchidee, garantiscono risultati visibili in pochi giorni, come tessuti della pianta forti e resistenti, la formazione di nuovi steli floreali e fioriture intense e colorate.

Fioritura orchidee : come prolungarla?

Grazie all’alto contenuto di fosforo, il concime Orchis-Idea NPK 10.44.10 può essere utilizzato anche per  prolungare la fioritura delle orchidee fiorite. Tuttavia in condizioni ottimali di luce, umidità e temperatura, le orchidee possono regalare  fioriture multiple e prolungate nel tempo. La mancata fioritura delle orchidee non è da attribuire solo ad un errore di concimazione, bensì anche all’insufficienza della luce. Per promuovere nuove fioriture delle piante di orchidee, si consiglia di  tagliare il fusto sopra l’ultimo nodo non appena i fiori iniziano ad appassire. Dopodichè, si consiglia di somministrare il formulato consigliato per stimolare la nuova fioritura e  di mantenere la pianta a una temperatura notturna costante di 13° per circa due settimane.  Se si seguono questi consigli, si può assistere a fioriture belle con colori brillanti e sgargianti tutto l’anno.

Come concimare le orchidee con Orchis-Idea 10.44.10 ?

Prima di concimare occorre bagnare le radici ed il substrato con acqua. Successivamente sciogliere 3-5 gr di prodotto in 1 lt di acqua e procedere all’innaffiatura. Ripetere le applicazione ogni 7-10 giorni. Orchis-Idea favorisce non solo piante belle ma anche forti e resistenti a stress ambientali. All’interno della confezione, troverai anche un dosatore per evitare di commettere errori durante la concimazione. Il dosatore non solo vi aiuterà a utilizzare la quantità indicata sull’etichetta del prodotto, ma è pensato anche per limitare gli sprechi. Pratico da utilizzare, ideale per chi ha poca dimestichezza nell’utilizzo di fertilizzanti ed è alle prime armi. L’orchis-idea NPK 10.44.10 è disponibile in confezione da 500 gr – 1 e 2 Kg sul nostro store.

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Curare l’orchidea è importante per avere fioriture colorate e durature. Per altri consigli leggi anche :

Orchidee – consigli sulla concimazione

Come curare le orchidee

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